Cover Musica Nera Simple MoodInterviste 

Impatto emotivo, musica nera e musica vera. Intervista ai Simple Mood

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Come è nato il progetto Simple Mood?

È nato dalla necessità di inquadrare, in modo organico, una precisa inclinazione mia e di Gigi Merone: abbiamo lavorato spesso a progetti musicali che erano incentrati sulle cover, ed è venuta fuori la necessità di esprimere le nostre idee, la nostra musica inedita che dopo tante sessioni in studio stava nascendo.

Perché avete deciso di chiamarvi così?

Il nome rispecchia in pieno l’attitudine del progetto: ci esibiamo in full band ma nasciamo come voce e chitarra, semplicemente. Ed anche la costruzione dei brani è intesa in questo versante: impatto immediato e costruzioni melodiche funzionali. Poi con l’innesto di Rino Musella alla batteria e Martin Giaquinto al basso le nostre canzoni si sono evolute ma di base…siamo sempre Simple Mood.

Come nasce l’album Musica Nera?

Nasce come necessità di affermazione, di dire “ci siamo, questa è la nostra musica ed abbiamo una voglia pazzesca di farvela ascoltare”. È “nato” il 7 maggio di quest’anno dopo un inverno di gestazione e le registrazioni avvenute nella primavera. E sta facendo un bel viaggio, a tratti inaspettato: proprio qualche settimana fa siamo andati in ristampa perché la prima edizione delle copie fisiche, numerato a mano, è andata sold out!

 

Cosa intendete per Musica Nera e quanto è importante per voi?

Autocitandoci, “musica nera, musica vera”: è una definizione che riteniamo importante perché ci sono influenze black, c’è r’n’b e c’è blues ma di base la musica nera per noi è tutta quella che fa battere il cuore, tutte le vibrazioni che fanno stare bene o che comunque suscitano emozioni.

Com’è nato il brano Ho ucciso la mia donna?

Le storie blues narrano spesso di vicende maledette, quindi abbiamo provato a cimentarci anche noi con questo filone: immaginando di essere noi gli esecutori di un tale crimine efferato, ma mantenendo un nostro stile anche nella narrazione del fatto.

Quanto sono importanti per voi le emozioni e come le considerate nel brano La prossima emozione?

È la cosa che ci rende vivi, l’emozione è il motore che spinge il nostro essere umani. Quindi crediamo fermamente nel valore e nella “fame” di emozioni: siamo sempre orientati alla ricerca della prossima, sono preziose e vanno raccolte in grande quantità!

Quanto è Comodo giustificare il proprio desiderio di stare fermi e di non prendere una decisione importante?

Comodo è un pezzo molto particolare, la canzone con cui introduciamo i nostri concerti: è nato esattamente come poi è stato inciso, perché abbiamo ritenuto che la sua struttura in acustico potesse diventare un bel manifesto per il nostro orientamento artistico.
Sul lato testuale è una riflessione profonda nei confronti di chi non si schiera, di chi non prende una decisione e preferisce restare “Comodo”. Ugo Crepa ha rincarato la dose, in “Comodo 2.0” ne dice anche lui un paio verso chi non prende decisioni!

Quali sono i vostri progetti futuri?

Pensiamo al 2018 cercando di mettere quanti più chilometri possibili nel diario di viaggio di “Musica Nera”, a tal riguardo, siamo anche a lavoro per un videoclip che promuoverà ulteriormente il disco ed in sede live proponiamo anche qualche spunto che non è presente nella nostra discografia.
Nuovi brani? Probabilmente sì…ma vi aspettiamo ad un nostro concerto per scoprirlo!

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